Le nutrie del Torrente Vibrata ad Alba Adriatica (TE)

Se vi capita di fare una passeggiata dall’Hotel Sporting fino al confine Nord di Alba Adriatica, a piedi a in bici, potete soffermarvi qualche minuto sul caratteristico ponte di legno. Scrutando con lo sguardo potreste imbattervi in un animale buffo e caratteristico che di recente sta popolando le rive del Torrente Vibrata, in prossimità della sua foce. Stiamo parlando della Nutria.

La #nutria, detta anche comunemente castorino, è un mammifero roditore originario del Sud America. Il corpo è tozzo e robusto; la pelliccia è composta da lunghi peli rigidi color bruno-giallastro o bruno-rossastro. I piedi sono più lunghi delle zampe anteriori e sono muniti di 5 dita, di cui le prime 4 sono connesse tra loro da una membrana cutanea, mentre il quinto è libero ed è solitamente utilizzato per pettinare la pelliccia.
È una specie semi-acquatica, notturna e serale, anche se è spesso visibile di giorno. Vive in acquitrini, rive dei laghi e corsi d’acqua lenti. La maggior parte del suo tempo lo passa a nuotare o brucare le piante acquatiche. Possono rimanere in immersione anche per più di 10 minuti. Si nutre principalmente di parti vegetali, tra le quali preferisce le radici, i tuberi e i rizomi. Nelle regioni dove è stata introdotta si ciba di qualsiasi coltura disponibile. Questa specie è originaria della parte meridionale del continente sud-americano, dal Paraguay e dalla Bolivia centrale e meridionale fino alla Terra del Fuoco; è una specie tipica di pianura, sebbene possa raggiungere sulle Ande altitudini fino a 1190 metri. Nei primi anni del XIX secolo si sviluppò una richiesta della sua pelliccia (detta appunto “pelliccia di castorino”) per scopi commerciali. In Italia la sua diffusione ha subito un notevole incremento negli ultimi anni espandendosi nella pianura padana, lungo la costa adriatica dal corso del fiume Brenta in Veneto fino all’Abruzzo e sul versante tirrenico settentrionale e centrale fino al Lazio. (Fonte: Wikipedia)

Oltre alle nutri è possibile osservare, magari incamminandosi per qualche decina di metri sul lungofiume, le diverse specie di volatili che, specialmente d’estate, scelgono Alba Adriatica come destinazione delle loro “vacanze”.

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