L’ABRUZZO E L’ORGOGLIO PER I SUOI PERSONAGGI ILLUSTRI

Gabriele_D'AnunnzioL’Abruzzo può annoverare tra le sue genti del passato numerosi grandi artisti della letteratura, della pittura, della musica o della filosofia.

Nomi come Michetti, Flaiano, Silone, Croce ma soprattutto il grande Gabriele D’Annunzio trovano spazio tra gli abruzzesi di spicco. Gran parte di essi hanno vissuto la giovinezza in Abruzzo per poi trasferirsi in città del centro sud, come Roma o Napoli, centri culturali più sviluppati. Ma non hanno mai dimenticato le loro origini che sono servite alla loro formazione.

L’Abruzzo e le sue genti sono orgogliosi di avere nei loro diari del tempo personaggi di così grande spessore che portano alto il nome della regione.

L’amore di questi artisti per questa terra è ben descritto in diversi testi, come ad esempio nella lettera di Flaiano a Scarpitti sull’Abruzzo, in cui scrive: “Adesso che mi ci fai pensare, mi domando anch’io che cosa ho conservato di abruzzese e debbo dire, ahimè, tutto; cioè l’orgoglio di esserlo….”

Come di notevole bellezza la descrizione di D’Annunzio del mare Adriatico ne IL TRIONFO DELLA MORTE: “Una luce straordinariamente viva diffondevasi nelle coste e sul mare, appena tramontato il sole; un’immensa onda di oro impalpabile saliva dal cielo occidentale al sommo e declinava verso la plaga opposta penetrandone con estrema lentezza la trasparenza glauca. L’Adriatico diveniva a grado a grado più chiaro e più dolce, prendendo in quel colore che hanno le prime foglie dei salici su i novelli virgulti. Soltanto le vele rosse nobili come se fossero di porpora, interrompevano la chiarità diffusa.”

Il patrimonio culturale abruzzese è fortemente segnato dalla presenza di uomini, artisti, letterati, musicisti, filosofi, che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della regione e che hanno gettato le basi della nostra cultura, del nostro pensiero, della nostra civiltà.

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